Il chakra corrispondente al Plesso Sacrale.

Quando l’energia viene stimolata, le nostre emozioni vengono sollecitate secondo la modalità che si riflettono anche a livello fisico, premettendoci di aprirci alla sensazione del controllo fisico, del piacere e dell’espressione di noi stessi.

La funzione principale di Svadhisthana è la creatività, energia sessuale (per le donne), il desiderio, piacere, stabilità, fiducia in se stessi, benessere e senso del gusto.

Significato

In sanscrito sva significa suo, proprio, e adhisṭḥāna significa dimora.
Svādhisṭḥāna, “la propria dimora”, è collocato molto vicino a mūlādhāra.

È considerato il substrato dell’esistenza umana individuale. Questo perché è associato con l’inconscio, il deposito delle impressioni mentali o saṁskarā.

L’esistenza individuale è radicata nell’inconscio. I molti impulsi istintivi che vengono percepiti a livello di svādhisṭḥāna affiorano dalle profondità della mente inconscia.

Questo chakra può essere effettivamente considerato la dimora dalla quale la maggior parte delle persone si esprime nel mondo. È la base della vita vissuta.

Sede
Situato allo basso addome sulla alteza degli organi sessuali. Si trova a livello del coccige, in corrispondenza con il plesso sacrale, alla base del pene nell’uomo, all’altezza del clitoride nella donna.

Corrispondenze nel corpo fisico
Gli organi sessuali, tutti i fluidi corporei e la lingua.

Simbologia

Svādhisṭḥāna è la sede dell’ignoranza originaria, e secondo alcuni testi è nero come la pece. Ma la tradizione lo rappresenta come un loto a sei petali vermiglio e rosso aranciato. Su ogni petalo è raffigurata una lettera-mantra dell’alfabeto sanscrito: baṁ, bhaṁ , maṁ , yaṁ , raṁ , laṁ .

L’elemento di questo chakra è l’acqua, simboleggiata da una luna crescente bianca all’interno del pericarpo del loto. La luna crescente è generata da due cerchi. Il più grande è circondato da otto petali e rappresenta la dimensione conscia dell’esistenza. Il cerchio più piccolo, invece, ha pure dei petali che guardano verso l’interno.

Rappresentano la dimensione inconscia, il substrato informe del karma. All’interno dello spicchio di luna c’è un coccodrillo bianco, l’animale del chakra, il latore della fantomatica vita inconscia, simbolo dei movimenti sotterranei del karma. Nel cerchio più piccolo, al di sopra del coccodrillo, c’è il grafema sanscrito del mantra seminale, vaṁ.

Il bindu del mantra seminale è la sede del dio Visṇụ e della dea Rākinị. Visṇụ ha quattro braccia, il suo corpo è di un blu acceso, e indossa abiti gialli; Rakini stringe svariati attrezzi nelle mani sollevate: è la dea del regno vegetale; svādhisṭḥāna è il chakra del regno vegetale e il suo colore è arancione.

Caratteristiche

Il senso collegato a questo chakra è il gusto e l’organo di senso è quindi la lingua. Gli organi di azione sono gli organi riproduttivi: testicoli e glandole correlate, pene, ovaie, ovidotti e utero, vagina, vulva, clitoride e glandole mammarie. È collegato, insieme a manị pūra, a prāņamaya kośa, l’involucro dell’energia.

Il suo vāyu è vyāna, che opera in tutto il corpo nelle attività pervasive: circolazione del sangue e della linfa, conduzione elettrica attraverso le fibre nervose. Vyāna agisce come riserva di energia, sostiene tutti gli altri vāyu in caso di necessità, regola e coordina tutti i movimenti muscolari.

Le qualità dell’acqua rappresentano assai bene quelle di questo chakra: liquidità, fluidità, flessibilità e capacità di adattamento. L’acqua è l’elemento di purificazione per eccellenza. Svādhisṭḥāna è il chakra in cui ci si preoccupa essenzialmente di cercare il piacere, attraverso il cibo, il sesso, gli alcolici, le droghe eccetera. Si differenzia da Mūlādhāra perché l’essenza non è la soddisfazione di esigenze primarie, ma il piacere che si ricava dalle esperienze.

La ricerca di questo genere di piacere comporta il rischio della volubilità. Inoltre, nessun piacere si può mai assaporare a lungo, e questo Svādhisṭḥāna porta a non considerare mai nulla buono abbastanza, a non sentirsi mai appagati. In Mūlādhāra la soddisfazione dei bisogni è legata alla ricerca della sicurezza, qui è il piacere a motivare la vita.

Il mondo e le persone sono considerati nella misura in cui riescono a dare piacere. Se il piacere è il valore assoluto, il fascino è la qualità di eccellenza. Se il fascino è la qualità assoluta, bisogna uniformarsi a quello che agli altri piace. Da qui deriva una tendenza, per chi vive in Svādhisṭḥāna, al narcisismo, all’attenzione al look e alla moda,al mimetismo sociale, al bisogno di essere accettati dagli altri.

Caratteristiche dei soggetti focalizzati

Ha una grandissima vitalità, ama la comunicazione diretta, è capace di grande empatia, si esprime con gestualità accentuata e ama il contatto fisico.

Squilibri Rajassici (troppa energia)

Sofre senso di onnipotenza, ha pulsioni irrefrenabili, è costantemente coinvolto in situazioni sentimentale disastrose, presenta disturbi mestruale, può essere affetto di cistiti e può indulgere nella tossicomania.

Squilibri Tomasici (bassa energia)

Soffre di senso di impotenza, presenta blocchi emotivi, non prendere decisioni, si lamenta spesso, può presentare disfunzioni sessuali, fatica a ridere e difficilmente si ‘lascia andare’.

Suggerimenti per il riequilibrio:

Asana
Quelle di equilibrio in piedi e che coinvolgono la zona del bacino e delle anche.

Mantra, Pranayama e Mudra

Bija mantra: VAM e tutti quelli rivolti a Lakshmi.

Pranayama: Uddyana Bandha e Kapalabhati.

Mudra: Kundalini (portate entrambe le mani a pugno, la destra sopra la sinistra con il dito indice sinistro che se infila nel pugno destro).

Abitudini, Dieta, Pietra e Oli essenziali

Deve stare spesso a contatto con l’acqua e il mare. Molto indicato camminare, correre, mangiare, bere, vestire arancione e ballare. E` d’aiuto effettuare una dieta liquida. Pietra: Corniola Oli essenziali: ylang ylang, arancio e mandarino.